Tra gli interventi di medicina estetica tra i più gettonati e più richiesti c’è sicuramente il filler labbra, ma c’è ancora chi si chiede come funzioni e ha dei timori nei confronti di questa operazione. Il filler labbra Milano è un trattamento estetico che ha come scopo quello di aumentare il volume e la pienezza delle labbra utilizzando delle sostanze apposite. La parola filler deriva dall’inglese e significa proprio “riempimento” e ha effetto anche sulle piccole rughette e sui segni del tempo che vanno a formarsi, con gli anni, nella zona intorno alle labbra. Il filler labbra è capace anche di rialzare gli angoli della bocca e di rendere più asimmetriche le labbra in cui una è molto più sottile rispetto all’altra.

Filler labbra: quale sostanza si usa

 

Il filler alle labbra si effettua tramite un’iniezione locale di una sostanza che ha la capacità di aumentare il volume delle labbra. In base alla sostanza utilizzata, si distinguono quindi tre diversi tipi di filler labbra. Il primo è il filler biologico o riassorbibile che, come suggerisce il nome stesso, viene riassorbito nel corso del tempo. Ciò è dovuto dall’uso di una sostanza naturale che di solito è rappresentata dal collagene o dall’acido ialuronico. Queste sostanze sono prodotte naturalmente dal nostro corpo e, di conseguenza, il nostro organismo è in grado di metabolizzarle. Inoltre, sono anche generalmente ben tollerate e durano fino a 6 mesi, poi l’operazione va ripetuta per avere gli stessi risultati.

Quanto dura il filler labbra e ogni quanto farlo

 

Il secondo tipo di filler è il filler semipermanente che, rispetto a quello biologico, ha una durata maggiore e può andare dai 12 ai 36 mesi. Questo perché viene iniettata un’associazione tra una sostanza naturale e una sintetica. La sostanza biologica viene riassorbita e quella sintetica no. Il terzo e ultimo tipo è il filler permanente, in cui invece si inietta una sostanza totalmente sintetica. Questa sostanza non viene riassorbita e quindi dura per anni e anni, ma può rappresentare il rischio di sviluppare reazioni allergiche o intolleranze al principio attivo.

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