Da sempre la gelosia fa parte integrante della vita di ogni persona, senza alcuna distinzione di sesso, di età o di estrazione sociale, si manifesta già dalla prima infanzia nei confronti di un genitore o di un fratello, ma è soprattutto nella vita di una coppia, che questa parola acquista uno specifico significato.
Non esiste un valore unico di gelosia, ma quando sia radicata dipende dal numero di sospetti che si covano e dall’intensità del sentimento di possessività che si prova nei confronti della persona amata, scivolando ben presto in un attaccamento patologico.
Quando la persona diventa morbosamente gelosa è in grado di compiere azioni irrazionali, nella convinzione, a volte del tutto errata, di essere perennemente tradito e poi abbandonato, non esita a controllare e spiare, in molti casi si possono verificare episodi di violenza sia verbale che fisica.
Alla base di questo disagio c’è sempre la paura inconscia di perdere l’altro, quasi fosse una proprietà esclusiva, ma anche un forte senso di frustrazione nello scoprire di non essere più unici, indispensabili ed insostituibili.
Sempre più spesso la gelosia non è leggerezza per vivacizzare un rapporto, ma una vera mina vagante, la cui esplosione accompagna realmente molti drammi familiari.
La persona accecata da questo sentimento, rischia di perdere il senso della realtà, una valida e risolutiva soluzione, potrebbe essere l’aiuto di un bravo psicoterapista, che potrebbe aiutarlo a capire e minimizzare il desiderio di possesso.
Meglio seguire un percorso di coppia, che permetta ai due coniugi di esporre a turno le proprie esigenze, esprimere i sentimenti che si provano, al fine di avere un dialogo chiarificatore, che possa apportare serenità ad entrambi i partner.