Sebbene moltissime persone ne soffrono, in pochi sanno come si formi un’ernia al disco e come si possa trattare.

Ernia discale: di che cosa si tratta

Per capire che cosa sia l’ernia al disco, occorre prima fare un piccolo passo indietro e approfondire meglio come è fatta la colonna vertebrale. La schiena è formata da dei dischetti ossei cavi nei quali è contenuto il midollo osseo. Per consentire i movimenti della colonna, tra le vertebre sono interposti dei dischetti di un materiale polposo.

Nel momento in cui il peso viene distribuito male sulla colonna, può succedere che questi dischetti intervertebrali si schiaccino e fuoriesce così il materiale polposo di cui sono fatti, provocando un’erniazione.

Ernia al disco: come si tratta

In linea di massima, per trattare l’ernia discale è possibile sottoporsi alla decompressione discale che consiste nell’asportare il materiale polposo del disco che è fuoriuscito dalla sua sede. Tuttavia, si tratta pur sempre di un intervento chirurgico che interessa la schiena, una zona assai delicata. Per questa ragione, prima si preferisce intervenire in un altro modo.

Chi soffre di ernia al disco dovrebbe indossare un busto durante la giornata per evitare di distribuire male il peso sul rachide. Contestualmente, va svolta ginnastica posturale che insegna a non comprimere le vertebre tra di loro. Stretching, pilates e yoga si sono rivelati altrettanto validi per alleviare il dolore alla schiena e prevenire le fasi più acute.

In caso di dolore, anche molto forte, si consiglia di fare ricorso a soluzioni topiche a base di ingredienti naturali come arnica, artiglio del diavolo oppure anche un antidolorifico locale. Il calore è molto valido per rilassare le fasce muscolari tese; è possibile provare le fasce riscaldate, la classica borsa dell’acqua calda, il cuscino con i noccioli di ciliegia da scaldare al forno o sulla stufa.

Infine, occorre ricordare che negli ultimi periodi ha mostrato ottimi risultati un trattamento noto come ozono terapia Roma. Tramite infiltrazioni, si fa arrivare alla zona dolorante una particolare miscela di ossigeno – ozono che ha lo scopo di aumentare l’ossigenazione dei tessuti che mettono in atto azioni riparative e antinfiammatorie.

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